Transgender day of Remembrance 2015

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Ebin Lee con SPARK Reproductive Justice Now

Ogni anno il 20 novembre si celebra il Transgender Day of Remembrance in ricordo delle vittime trans*.

Negli Stati Uniti negli ultimi tre anni ci sono stati 53 omicidi, l’età media delle vittime era 31 anni, e sono soprattutto le trans di colore a essere più colpite. L’aspettativa di vita media di una trans di colore è di 35 anni, cioè 3 anni più di me. La lista delle vittime degli ultimi anni è piuttosto lunga, i nomi delle vittime sono tutti scritti e ricordati, ognuna con la propria storia.

Il 2015, l’anno di maggior visibilità per le persone transgender, ha registrato un’esplosione di violenza nei confronti delle trans.
I cambiamenti giuridici, quelli sociali e quelli mediatici non sempre vanno di pari passo, anzi quasi mai sono sincronizzati, purtroppo una legge sulla transfobia non farà diminuire la violenza.

Negli Stati Uniti nelle due settimane precedenti al TDOR c’è la Transgender Awareness Week. Il 31 marzo il Transgender day of visibility. In Italia però rimane solo il TDOR, l’unica manifestazione pubblica specificatamente trans ed è una commemorazione di persone uccise.
Simbolicamente e politicamente è una reiterazione della trans come vittima, sembra quasi che ci si ricordi di noi solo quando moriamo.

La lista delle trans uccise riportate da Gay Center, riporta storie di violenza, droga e prostituzione. La maggior parte di loro erano prostitute sudamericane. Dove ho potuto ho linkato il nome a un articolo di giornale che riportava la notizia della morte e ovviamente il nome anagrafico al maschile.

2007 – Valentina Falco, Tatiana Gomes, Emanuela Di Cesare, Stefania Coppi
2008 – J. C. Coronel, Samantha Rangel Brandau
2009 – Roberta Gavou, Nome sconosciuto (Milano 24/12), Mhtium Abululak, Aline Da Silva Ribeira
2010 – Brenda, D. Curi Huansi
2011 – Jessica Rollon
2012 – Bruna, Roberta Siquiera Herbert, Nome sconosciuto (Roma, novembre), Guerra Susaya
2013 – Nome sconosciuto (Salerno, 26/06), Andrea Olivieri
2014 – Tiara Franco
2015 – L. M. Dos Santos

Gli omicidi di donne sembrano avere un valore minore di quelli degli uomini, in 7 casi su 10 l’omicida è in casa, è il marito, l’amante, l’ex coniuge. Gli omicidi delle trans sono ancora più tristi e senza senso. Persone uccise da sconosciuti, senza un motivo, vittime di serie B.

È importante non dimenticare ma è ugualmente importante fare uscire le trans dall’alone morboso della cronaca nera, non avere attenzione solo se prostitute o casi umani o vittime o reginette di bellezza.
Che poi la violenza non è solo uccidere.

Quest’anno ci saranno manifestazioni a Roma, Torino, Milano, Bassano del Grappa, Perugia, Verona, Bologna, Trieste.

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